Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
(A. Palazzeshi, La fontana malata)
zampilla per te
che mai l'hai bevuta.
La senti? è in cortile,
oh quanto ha taciuto,
ma ora ti chiama
la vecchia fontana
seccata, che allegra
ha ripreso a cantare
e adesso vorrebbe bagnare
le labbra di fretta ritratte.
La senti? ma forse non senti
sei troppo lontana, la triste
fontana mi pare ora pianga
e voglia di nuovo tacere.
5 commenti:
a questo indirizzo il video della fontana guarita http://www.youtube.com/watch?v=e6VDavffNXg
l
http://www.youtube.com/watch?v=e6VDavffNXg
l.
caro leo, grazie per avermi chiesto di commentare i tuoi lavori. la poesia "la fontana guarita" è perfetta: delicata, semplice; mi piace da morire l'immagine di quella fontana senza più passione, che non trova più la forza di zampillare dopo aver perso le labbra di quella donna, ormai andata via ... per quanto riguarda le altre ti devo dire la sincera verità: non mi piacciono molto i giochi "cadenzati" di parole che le caratterizzano... il tuo meglio lo sai cos'è: E' UN BEL TEMERE L'ESSERE FELICI, PER ME, UOMO DI POLVERE E SINGHIOZZI... Torna alle cose serie, Leo; i divertimenti, i giochi di parole lasciali ad altri. Hai scritto i versi migliori di fine novecento: non scordarlo mai. Un abbraccio forte! il tuo amico, Vincenzo.
Grazie ci penserò
l.
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