Che vi posto?

Ieri Cinthia (uso questo stratagemma grafico per non far spazientire o irritare qualcuno, chi legge queste pagine conosce la potenza evocativa della PAROLA, specie nella sua forma scritta) era davvero carina. La magliettina bianca metteva in evidenza il suo bel colorito e tutto il resto (ometto la citazione baglioniana per quel poco di decenza che mi resta). Anche la serata, in cui il Savio ha dimostrato ancora una volta quanto vale, restando poi con l'immancabile pugno di mosche in mano, è trascorsa, caldo a parte, in modo piacevole. Avvertivo però un senso di non appartenenza, di estraneità, di celato disagio. Quante postpostserate postuniversitarie come quelle di ieri ci saranno ancora? Quando finirà questo lento e penoso ultimo capitolo? Voltare pagina non, basta serve un nuovo incipit. Sarà per un’altra sera.