Innocenti visioni


Mirka vive con sua figlia Gioia,, una bambina di quattro anni, in una grande città del Nord Italia. Quando la piccola aveva poco più di tre anni, fu colta da un grave episodio convulsivo. Quella sera la madre aveva invitato gente a cena e la bambina fu portata corsa in ospedale, ma dopo numerosi accertamenti i dottori non seppero spiegare la causa di quell'episodio. Nei mesi seguenti la bambina stette bene, una sera d'inverno tuttavia la piccola Gioia era davanti la tv a guardare vecchi cartoons di, Braccio di ferro quando la madre sedendolesi accanto schiacciò inavvertitamente il tasto cinque del telecomando. Sul televisore apparve la faccia spaventosa di Ezio Greggio e all'improvviso la bambina stette malissimo: diarrea, vomito, tremori e orticaria. Quella sera la mamma era sola e appena spense la tv per chiamare aiuto la bambina si senti di colpo meglio. Mirka ha cercato di contattare la redazione per avere un incontro con Antonio Ricci purtroppo senza successo. Alla giovane donna sono venuti in soccorso un gruppo di ricercatori di Torino che hanno messo a punto un apparecchio capace di individuare un programma in cui ha messo mano Ricci inibendone la visione accidentale. Gioia è salva.