Dopo di noi

Mi alzo a fatica dal letto. E' già un'impresa raggiungere il bagno. Una doccia è quello che ci vuole. Lascio cadere l'acqua bollente nel solco della mia spina dorsale. Sto già meglio. Mi vesto piano, l e n t a m e n e n t e. Deglutisco un caffè seduto in soggiorno dove Giovanni fuma e tossisce con in dosso un cappotto per l'intenso freddo. Mi faccio forza, esco. All'inizio mi muovo a fatica, mi fermo mettendo entrembe le mani sulla parte terminale della schiena. Dopo qualche centinaia di metri l'organismo si rimette in moto, sembro quasi una persona normale. In metro ho accanto una ragazza che legge un libro. La fisso e penso a ciò che mi potrebbe fare con le sue carnosissime labbra. Scendo a POLICLINICO. Sulle scale mobili il caffè inizia a fare effetto. Faccio aria. Dietro di me qualcuno tossisce. Malanni stagionali.

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