Con un caffè o senza

Proprio nel bel mezzo di una pacifica conversazione, ne domandava una tazzina scura, sbeccata senza piattino. Fischiava l'ordigno, avvisava i passeggeri miei stimoli in attesa. Poi lo zuccherava a piacere, mai per comando, e leccava il romito cucchiaino che mi passava a mo' di staffetta. Che non fosse un invito quello che io ho sempre preso per pudicizia ostile. Adesso che è ben lungi dal farlo, a meno che in un bar o dove aspetto e le offro da bere, adesso vorrei ricambiarle la cortesia e leccarle anch'io il cucchiaino fino a farlo brillare per poi renderlo intonso. E non mi si venga a dire che non è un desiderio condiviso. Io che prima sputavo nel piatto con pochissime distinzioni di sorta, ora nel peggiore dei casi le leccherei la scodella, anche se m'è bastato, la solitudine fa di questi scherzi, sentirne da lontano l'odore.

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