sul punto di...

Un'altra polirematica per esprimere lo stato attuale delle cose. Ieri dopo l'ennesimo briefing, dopo cioè essere stato ancora una volta brieffato per benino (per aspirare a un paga da fame: 4,20 €/h) ero proprio sul punto di. Altri precari e altre precarie, poi, hanno diviso con me (mentre cercavo di essere, di apparire, anche forzandomi in qualche misura, una creatura normale) il pane, il fumo, e il viaggio. Ho voluto, sempre ieri, rompere quel muro di orgoglioso silenzio e affrontare me stesso e poi gli altri, provando ad ascoltarli come prima istanza, facendo poi un ulteriore sforzo per comprenderli. La strada per tornare sulla strada, pare essere ancora faticosa (già nel 1997 con tutt'altre perplessità parlavo di strada, di cammino, di compagnia, di viaggio, usando le stesse parole di adesso; attendere, attenzione, era a quell'altezza già un fare cfr. "Alla Luna Leggera") e per adesso solinga. C'è stato, ora mi pare di capirlo appieno, un punto di smarrimento, un maledetto spazio vuoto, una assenza. Questo vuoto, questa landa senza cielo e stelle mi ha fatto perdere, smarrirmi. Per ritrovare la strada è ora opportuno tornare indietro seguendo le orme che lasciate nel cammino, sperando che il vento che adesso non ha alcun profumo, il tuo speziato è svanito da tempo, non l'abbia cancellate.

0 commenti:

Posta un commento