perchè sanremo è sanremo?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

mia dolcissiemo ed elevato livello di qualità..
BEN TORNATO!
ti abbraccio, savio

Anonimo ha detto...

Ritorno di senso.

Macia

Anonimo ha detto...

bentornato!

Anonimo ha detto...

accendi il cellulare

Anonimo ha detto...

Rispndi al telefono! Chiameno... arisponne ar telefono! ma che hai deciso aò? arisponni a sto cazzo de telefonooooooooooooooooooooooooooooooooaaaaaao!

frixo ha detto...

comunque se volevi un commento sul festival te lo do.
allora il festival quest'anno s'è un po' ripiiiato rispetto alle precedenti edizioni.
nel senso che...calma..calma..
chiaro..ci stanno i soliti dinosauri (su tutti, albano con una canzone in stile sandokan...) e le solite giovani promesse (di raccomandazione!) (su tutti, il romano facchino che canta la fotocopia in minore di "mi fido di te" di jovanotti...)
però ci sono alcune cose che funzionano:
1) baudo, che rimane il miglior conduttore di sempre
2) la hunziker, che è sempre molto disinvolta e ci sa fare
3) la canzone sui pazzi nella versione duettata con cammariere
4) la biondina simil giorgia chiamata romina che canta un brano stile simil minnie riperton.
altro non ho visto o non ricordo.

Anonimo ha detto...

Ma avete provato a spegnere l'audio, a collegarvi a radio 2 e sentire la gialappas al posto di Pippo Baudo?
Bè fatelo.

Buon fineset

Maci

Anonimo ha detto...

savio dissolvente ti saluta..
dai, sono così dissolvente?
ciao, savio

Rubriche ha detto...

non so dirti come e quando, ma vedrai che cambierà... ti saluto, vecchio direttore, poeta vero... altro che "anch'io tra i molti vi saluto rosso alabardati". la poesia del secolo, di una generazione, è quella londiana "è un bel temere l'essere felice, per me uomo di polvere e singhiozzi". hai detto tutto tu, non c'è da aggiungere altro, tra la polvere della vita di tutti i giorni e la fatica del quotidiano che impedisce la ricerca della felicità. MA POI non ho capito: perché il timore della ricerca? forse il timore di arrivare a "felicità sbagliate", inaccettabili per la propria morale faticosamente costruita? che bello, londi, ripensare a quei versi, a non averli forse capiti appieno perché leggibili in tante sfumature, sfuggenti, una interpretazione di oggi, esatto, proprio quella giusta è sbagliata domani. "è un bel temere" la ricerca. ma forse vale la pena farla... A PRESTO, DIRETTORE. IL REDIVIVO vincenzo perta

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